Potrebbe capitare di non sentirsi molto bene, magari siamo accaldati e abbiamo i brividi, e vorremmo sapere se abbiamo la febbre ma non abbiamo a disposizione un termometro.
E allora come fare? C’è qualche possibilità?
Certo, esiste un modo.
La regola di Liebermeister
C’è la cosiddetta “Regola di Liebermeister”, la quale permette di misurare la febbre con i battiti cardiaci.
Il suo nome deriva da Carl von Liebermeister, un patologo di origine tedesca vissuto nel XIX secolo che dedicò gran parte della sua esistenza allo studio della febbre e dei metodi per combatterla.
I suoi studi lo portarono a scoprire l’esistenza di una correlazione diretta tra temperatura corporea e battiti cardiaci, cioè capì che all’aumentare di un grado della temperatura corporea, aumenta anche la frequenza cardiaca.

In pratica si deve calcolare una differenza di circa 8/10 battiti per ogni grado, tenendo presente che solitamente un adulto ha circa 60-80 battiti al minuto, un bambino dai 60 ai 100, un neonato dai 100 ai 140, quindi ogni 10 battiti in più rispetto a questi standard orientativi, si considera una linea di febbre.
Usando questa regola dunque, è possibile misurare la febbre con i battiti cardiaci senza termometro. Vediamo nello specifico come fare.
Come sentire i battiti
Basta porre due dita, l’indice e il medio, in quelle zone del corpo in cui è possibile sentire il battito cardiaco come collo, polso e incavo del gomito.
Dopodiché contare quanti battiti si sentono in un minuto e calcolare la differenza con la frequenza usuale della persona.
Chiaramente questo metodo non è infallibile, poiché bisognerebbe conoscere il numero di battiti a riposo dell’individuo, e inoltre in alcuni casi, ad esempio dopo uno sforzo fisico, la frequenza cardiaca sale anche in assenza di febbre.
Può essere comunque utile qualora non sia possibile misurare la febbre in altri modi per avere almeno un’idea approssimativa.
Ma perché quando abbiamo la febbre i battiti cardiaci aumentano?
Perché il cuore batte più in fretta poichè l’intero corpo concorre a innalzare la temperatura, proprio come se ci si affaticasse fisicamente; si accelera anche il ricambio di ossigeno e di conseguenza il respiro diventa più rapido della norma e il cuore aumenta i battiti provocando un grande stress all’organismo.